Questo logo nasce ben 8 anni fa quando Tsuruko e Takako hanno deciso di imbarcarsi in un’avventura che le ha portate a essere un punto fermo per la cucina giapponese a Bologna e anche oltre i confini della città.
Ma come si è sviluppato il concept dal punto di vista della corporate e della comunicazione?
IL NOME
Lo yuzu è un agrume giapponese molto usato nella cucina nipponica (oggi lo trovate anche in molte contaminazioni con la cucina occidentale e italiana in generale), soprattutto per aromatizzare e donare carattere.
Quando è nato il ristorante Yuzuya questo frutto era ancora poco conosciuto, certamente meno di quanto lo sia oggi, ed era un simbolo adatto a rappresentare l’idea che era alla base del progetto: qualcosa di nuovo, che ancora mancava in città, un posto dove provare l’autentica cucina giapponese con preparazioni per lo più casalinghe.
IL LOGO
È apparso subito ovvio che la parte visiva del logo doveva essere proprio lo yuzu. Così ho eseguito una breve ricerca iconografica e provato a stilizzare il frutto. Ho sempre amato creare disegni in cui il tratto fosse unico, iniziando a stenderlo con la matita in punto e terminandolo in un altro senza mai sollevarla. Ci sono stati diversi tentativi e il risultato è quello che vedete. L’agrume con la caratteristica foglia a punta, in un tratto frastagliato che ricorda vagamente il classico pennello dell’arte giapponese.
IL PAY-OFF
Ma serviva raccontare sinteticamente l’esperienza che Yuzuya proponeva: serviva un pay-off.
Da qui il gioco di parole: “la cucina giapponese è di casa”. Che infatti può essere letto in due sensi; “qui si propone la cucina giapponese di casa” (casalinga, quella delle mamme giapponesi), ma al contempo può essere interpretato come “la cucina giapponese la trovate proprio qui”.
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Che dite? Quel simbolino strano incastrato nel logo?
Beh quello è il kanji giapponese della parola YUZU che rappresenta proprio il frutto, stilizzato in forma di hanko, il classico timbro di colore rosso arancione che si trova su opere d'arte a firma del lavoro o sui documenti ufficiali comunemente siglati proprio con un timbro personale.
E cosa è un hanko se non un logo esso stesso?