Arte, radici, Amore

Trovare il bello nelle cose piccole e inaspettate,
nei luoghi meno conosciuti e nelle persone...
forse questo era il suo segreto.

Rossano Veneto, è un piccolo paese in provincia di Vicenza, a pochi chilometri dai ben più conosciuti Marostica e Bassano del Grappa. Ho vissuto molte estati e tantissimi weekend in quello che fino a tutta la mia adolescenza è stato un posto magico, così diverso dalla città e dove si poteva ancora rubare qualche pannocchia dai campi di mais vicini alla casa della nonna per arrostirla in un fuoco improvvisato. Ho ricordi molto belli di quei tempi quando ci si arrampicava sugli altissimi cedri che proteggevano le due case una di fianco all'altra, separate da un giardino e un orto con qualche albero da frutta. Un cedro è caduto, gli altri sono stati abbattuti, una rete separa le case e molte persone che popolavano quelle giornate felici non ci sono più. Francesco, Aldo e Mario non ci sono più. Di cinque fratelli ne restano due, una lontana da lì, l'altro... boh, chissà?

Ma i ricordi, quelli restano. 

Ed è per ricordare, che tra il 2017 e il 2018 con gli amici di Aldo abbiamo deciso di celebrare il suo lavoro di ricerca, il suo amore per l'arte e la storia. Per ricordare lo zio Aldo.

Aldo era scomparso tre anni prima, dopo un periodo difficile fatto di alti e bassi (ma dove si respirava felicità) a combattere la malattia.

Professore di lettere, storia e filosofia amava profondamente le materie umanistiche e il suo studio era per noi ragazzini un posto magico, che affascinava e allo stesso tempo spaventava un po'. Le pareti erano completamente nascoste dai libri e l'arredamento pareva arrivato da tempi lontani.

E amava Rossano, da cui non si era mai spostato e di cui era stato per 6 anni anche il sindaco. Negli anni precedenti alla sua scomparsa infatti aveva dedicato molto del suo tempo a una ricerca storico-artistica sulla chiesa del paese, la parrocchia Natività della Beata Vergine Maria. Una chiesa di un piccolo comune, qualche migliaio di anime, che però nascondeva una storia travagliata e molte opere artistiche di pregio.

Il suo lavoro è stato interrotto bruscamente dalla malattia, ma lui stesso aveva raccontato a qualche amico quanto per lui fosse importante quella ricerca. Sono occorsi tempo, lavoro e tantissima pazienza, ma con l'aiuto di tutti è stato realizzato questo volume, "Rossano e la sua Chiesa". I testi lasciati da Aldo su una memoria USB erano incompleti e sparsi in quell'organizzato disordine che caratterizzava lo zio!

Chi si è occupato di leggerli e sistemarli, lasciando intatta la forma e segnalando i "vuoti" che non si sono potuti ricorstruire dagli originali; chi si è occupato dell'organizzazione e dell'editing; chi della realizzazione grafica ed editoriale. Insomma, tutti abbiamo avuto un ruolo in questa faccenda e una volta pubblicato il libro si è celebrato il suo ricordo in una bellissima giornata estiva nel giardino di quella che era la villa di una importante famiglia veneta, ora spazio culturale e di studio. Alla presentazione di questo libro erano presenti tantissime persone, gli amici e le istituzioni della comunità di Rossano Veneto.

Ricordo con piacere quei momenti, perché era come se Aldo fosse lì a gustare insieme a noi la gioia di stare insieme, riuniti per lui.

Grazie Marco, Ruggero, Giovanni. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato anche solo virtualmente a questo volume e che si sono dati da fare perché l'opera e il ricordo di Aldo, lo zio Aldo, rimanessero impressi, letteralmente stampati, nei cuori (e nelle librerie) di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene. 

 

CRISTIANO CAPELLI
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